La prima considerazione che ho fatto quando mi sono affacciato dalla finestra per farmi un'idea della situazione meteorologica è stata: "c... che freddo!!!". Arrivati a Trevignano siamo stati accolti da un bel sole, anche se la tramontana ci invitava a non uscire dalla macchina colpendo senza pietà ogni parte del corpo lasciata scoperta.
Abbiamo dovuto attendere lo sparo dello starter per poter porre fine alla gelida attesa partendo in direzione di Anguillara.
Siamo partiti senza velleità di "tempo" solo per fare un altro "lungo" in vista delle prossime maratone, ci siamo aggregati così al gruppo dei 5:30 minuti a km... non avevamo però tenuto conto del profilo altimetrico.
Pensavamo fosse una gara in piano; in realtà il Giro del Lago nasconde una varietà di falsipiani, ma anche di vere e proprie salite"spacca gambe".
Infatti passata la soglia critica della mezza abbiamo cominciato a percepire segnali negativi, le gambe non giravano più in modo fluido. Abbandonati i "palloncini"ci siamo rassegnati a un finale di sofferenza.
Al 23° km, dopo la salita del Museo dell'Aeronautica (una botta che ci ha tagliato le gambe), abbiamo continuato con il metodo "Galloway", alternando tratti al passo a tratti di corsa. Era molto che non camminavo durante una gara ma era rimasta l'unica risorsa x permetterci di arrivare comunque al traguardo.
La salita del Vicarello, la più dura, è stata l'ultima asperità. Una volta scollinato, con la muscolatura ormai esausta, ci siamo buttati verso i 3km finali... traguardo, ristoro, riconsegna chip, ritiro pacchi gara e rientro a Roma.
Antonio
Pos. | Pos. Cat. | Cognome Nome | Cat. | RealTime |
984 | 164 | BRADASCIO ANTONIO | MM40 | 03:29:32 |
1041 | 170 | BLANDINI GIOVANNI | MM50 | 03:38:24 |