Mezza Maratona dei Castelli Romani 2012

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Pos. Pos. Cat. Cognome Nome Cat. RealTime
 179   33  SZWARC WOJCIECH  MM40   01:41:31 
 388   65  BRADASCIO ANTONIO  MM40   01:51:50 
 392   90  DONZELLA GIUSEPPE  MM45   01:52:02 
 519   57  CONTI FEDERICO  TM   01:59:30 

 


Non soddisfatto dell'enorme sforzo fatto la domenica precedente a Colonna, io insieme ad altri 3 temerari ci presentiamo alla partenza a Castel Gandolfo per tenere alto il nome della squadra. Il tempo è buono e, insieme ad altri circa 700 partecipanti, alle 9.30 in punto partiamo, anzi sarebbe meglio dire ci buttiamo, dato che i primi 2 km sono in picchiata fino al lago di Albano, anche se le strade strette iniziali costringono tutti a camminare lentamente per i primi 300-400 metri , perchè di spazio per correre non se ne trovava neanche a pagamento. Arrivati al lago, circa un paio di km pianeggianti ci aiutano a trovare un certo ritmo, e una galleria molto lunga divide il tratto pianeggiante dall'inizio della gara vera e propria, cioè dal tratto in salita, tratto che durerà ben 13 km consecutivi. Cerco di prenderla molto tranquillamente, anche perchè un forte raffreddore unito a tosse e mal di gola non mi avrebbe comunque permesso di fare di meglio anche volendo, ma già verso il 6 km comincio ad avvertire un po' di fatica; passando al 7 km, situato a poca distanza dal traguardo, il pensiero su chi me lo avesse fatto fare di stare li in quel momento mi sfiora, anzi mi prende proprio in pieno, e l'idea di fermarmi li per un attimo cerca di prendere il sopravvento, ma l'orgoglio, unito alla solita testa dura, ancora una volta vince e proseguo, sperando che i tratti in salita finiscano al più presto (in quel momento non sapevo che sarebbero durati 13 km). Continuo sempre con molta fatica, il percorso potrebbe essere anche carino da un punto di vista visivo, si passa da Albano, Ariccia, Genzano, dove molta gente ai bordi delle strade ti incoraggia, cerca di spronarti, ma la mia vista penso sia annebbiata, dato che non mi accorgo neanche del panorama. Comincio ad essere così fuso che all'11 km vengo passato da Antonio e neanche me ne accorgo (me lo dirà al traguardo), comincio ad avere le gambe dure come pezzi di legno, la stanchezza comincia ad essere tale che neanche quei pochi tratti pianeggianti che ogni tanto troviamo sul percorso riescono a farmi recuperare qualche minima energia.. Verso il 15 km, alla vista di un lungo rettilineo, ovviamente tutto in salita, penso che gli altri per tornare a casa mi dovranno aspettare fino all'ora di cena.. Comincio ad avere crisi mistiche di fantozziana memoria, finchè, al 17 km esatto, una persona dell'organizzazione che si trovava ad un bivio per indicare la strada, e che non era uno dei tanti miraggi inventati nell'ultima mezz'ora dal mio cervello, mi guarda sconvolto e mi dice che la salita era finita, e che fino al traguardo avrei trovato solo discesa. Improvvisamente, sentendomi Lazzaro dopo aver ascoltato Gesù, scompare la stanchezza, le gambe cominciano miracolosamente a correre, e mi catapulto verso il traguardo, incurante e incosciente dei rischi che prendo nei tratti più ripidi di discesa. Anche questa è fatta.. Posso dire di aver partecipato e finito anche questa mezzamaratona, una gara che una volta fatta ti passa la voglia di farla nuovamente.

 

In conclusione, ottima prova di Voitek e di Antonio, nonostante la maratona di 7 giorni prima, e complimenti a Federico, che dopo uno sforzo del genere mantiene una lucida follia che gli permette di farsi subito dopo altri 10 km.. La preparazione di una maratona non conosce stanchezza.

 

 Pino


Alcune foto presenti nel sito sono state reperite su internet e ritraggono esclusivamente i nostri atleti durante lo svolgimente delle proprie attivita. Per un migliore adattamento alla nostra galleria fotografica alcune di esse sono state ridimensionate.

 

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