Albarace 2012

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L'appuntamento dato in palestra sembrava più per una battuta di caccia che per una gara di podismo. Ore 4,30. A parte fruttivendoli in partenza per i mercati, metronotte di ritorno dal turno e donnine dai facili costumi al termine della nottata lavorativa, a Ponte di Nona si sono notati solo 5 (altri 2 l'avremmo incontrati nei pressi della partenza) esaltati dalla voglia di correre una competizione ai limiti dell'assurdo.

L'Albarace è questa: partenza alle 5,30 per percorrere 6 Km nella zona del Foro Italico e arrivo all'interno dello stadio Olimpico.

Mille partecipanti tutti con la sola idea di dover percorrere questi chilometri in qualsiasi modo e con la spasmodica attesa di godersi appieno l'arrivo nello stadio: il tunnel che ti inghiotte, l'ingresso sotto la curva sud, l'odore forte dell'erba, il passaggio sotto la tribuna tevere e l'arrivo sotto la tribuna monte mario, sulla pista dove si sono esibiti, nel corso degli anni, i migliori atleti della storia dell'atletica e sulla quale da qui a pochi giorni si esibirà il più grande velocista di tutti i tempi, Usain Bolt.

Bellissime sensazioni che fanno dimenticare che hai dormito poche ore, che malgrado ciò al termine di tutto ti aspetta una giornata di lavoro e che hai totalmente sbomballato il tuo ciclo circadiano.

I tempi sono dichiarati dall'atleta, quindi nessuna classifica ufficiale e questo rende ancora di più la gara un dettaglio rispetto all'unicità dell'evento.

Foto:

 

Albarace
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L’appuntamento dato in palestra sembrava più per una battuta di caccia che per una gara di podismo. Ore 4,30. A parte fruttivendoli in partenza per i mercati, metronotte di ritorno dal turno e donnine dai facili costumi al termine della nottata lavorativa, a Ponte di Nona si sono notati solo 5 (altri 2 l’avremmo incontrati nei pressi della partenza) esaltati dalla voglia di correre una competizione ai limiti dell’assurdo.

L’Albarace è questa: partenza alle 5,30 per percorrere 6 Km nella zona del Foro Italico e arrivo all’interno dello stadio Olimpico.

Mille partecipanti tutti con la sola idea di dover percorrere questi chilometri in qualsiasi modo e con la spasmodica attesa di godersi appieno l’arrivo nello stadio: il tunnel che ti inghiotte, l’ingresso sotto la curva sud, l’odore forte dell’erba, il passaggio sotto la tribuna tevere e l’arrivo sotto la tribuna monte mario, sulla pista dove si sono esibiti, nel corso degli anni, i migliori atleti della storia dell’atletica e sulla quale da qui a pochi giorni si esibirà il più grande velocista di tutti i tempi, Usain Bolt.

Bellissime sensazioni che fanno dimenticare che hai dormito poche ore, che malgrado ciò al termine di tutto ti aspetta una giornata di lavoro e che hai totalmente sbomballato il tuo ciclo circadiano.

I tempi sono dichiarati dall’atleta, quindi nessuna classifica ufficiale e questo rende ancora di più la gara un dettaglio rispetto all’unicità dell’evento.

Foto: